Dopo 70 anni una riforma epocale. Più poteri all’assemblea, più obblighi per l’amministratore e più autonomia per alcune scelte individualiLa vita negli edifici in cui vivono circa 30 milioni di italiani sta per cambiare. Il 18 giugno entra in vigore la riforma del condominio varata con la legge n. 220/2012.
Nuove regole per gli amministratori, le assemblee, la gestione economica e più in generale per ciò che ciascun condomino può o non può fare. Un provvedimento a suo modo “storico” perché arriva a 70 anni dalla principale disciplina della materia contenuta in una ventina di articoli delCodice civile rimasti pressoché invariati dal 1942.
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